

Cos'è la diarrea felina?
La diarrea nel gatto si manifesta con feci molli o liquide, accompagnate da un aumento della frequenza delle evacuazioni. Non si tratta di una malattia, ma di un sintomo che indica un’alterazione dell’equilibrio intestinale o un problema più ampio a carico dell’organismo. Le cause possono variare da semplici a complesse, e per questo è fondamentale osservare bene il comportamento del gatto e la durata del disturbo.
Le cause più comuni
I motivi per cui un gatto può manifestare diarrea sono molteplici, e tra i più frequenti troviamo:
Cambiamenti alimentari improvvisi, come il passaggio a un nuovo tipo di cibo senza una transizione graduale.
Assunzione di alimenti avariati o inadeguati (es. cibo per cani, scarti di cucina, piante tossiche).
Intolleranze o allergie alimentari, in particolare verso componenti come cereali, lattosio o alcune proteine animali.
Parassiti intestinali come ascaridi, coccidi, tenie o giardia, molto comuni soprattutto nei gattini o nei gatti che vivono all’aperto.
Infezioni virali o batteriche, tra cui panleucopenia felina, coronavirus enterico (FCoV), leucemia felina (FeLV), virus dell'immunodeficienza felina (FIV).
Effetti collaterali di farmaci, antibiotici in primis.
Stress e cambiamenti ambientali, come un trasloco o l'arrivo di un nuovo animale in casa.
Patologie croniche come IBD (malattia infiammatoria intestinale), insufficienza pancreatica esocrina, problemi epatici o renali.
Diarrea acuta o cronica? La durata è un segnale importante
La diarrea può essere:
Acuta, se insorge all’improvviso e dura meno di 7 giorni. Spesso è causata da qualcosa di transitorio e si risolve rapidamente.
Cronica, se persiste per più di una settimana o si ripresenta ciclicamente. In questo caso è fondamentale rivolgersi al veterinario per indagare in profondità.
Quando rivolgersi al veterinario
È sempre buona norma consultare il veterinario se la diarrea:
Dura da più di 24-48 ore.
È accompagnata da sangue, muco o vomito.
Si associa a febbre, letargia, disidratazione, perdita di peso o appetito.
Colpisce un gattino, un anziano o un gatto con patologie croniche.
Si ripresenta frequentemente.
Portare un campione fresco di feci al veterinario (in un contenitore sterile) può essere di grande aiuto per eseguire un’analisi coproparassitologica e identificare la causa precisa.
Cosa fare a casa, in attesa della visita
In attesa del consulto veterinario, si possono adottare alcune accortezze:
Digiuno controllato di 12-24 ore per far riposare l’intestino (solo su consiglio veterinario e mai nei gattini).
Acqua fresca sempre disponibile, per prevenire la disidratazione.
Offrire cibo altamente digeribile per 2-3 giorni, come carne bianca cotta (es. tacchino), zucca cotta o diete veterinarie specifiche.
Evitare cibi grassi, latte e derivati, spesso mal tollerati dai gatti adulti.
Prevenzione: meglio prevenire che curare
Prevenire la diarrea significa proteggere la salute generale del gatto. Ecco alcune buone pratiche:
Sverminazioni regolari, a partire dalle prime settimane di vita.
Controlli veterinari periodici, anche in assenza di sintomi.
Alimentazione equilibrata e di qualità, adatta all’età, stato di salute e stile di vita.
Transizione alimentare graduale (minimo 7 giorni, meglio arrivare a 21) quando si cambia tipo o marca di cibo.
Prevenzione per parassiti, da seguire regolarmente una volta al mese.
Pulizia quotidiana delle ciotole e della lettiera.
Profilassi antiparassitaria costante, anche per gatti da appartamento.
Controllo dell’ambiente domestico, evitando piante tossiche, accesso alla spazzatura e sostanze pericolose.
In conclusione
La diarrea nel gatto è un campanello d’allarme che non va ignorato. Spesso si risolve facilmente, ma in altri casi può essere il sintomo di qualcosa di più serio. Osservare attentamente il proprio gatto, intervenire tempestivamente e affidarsi a un professionista sono le chiavi per prendersi cura della sua salute con amore e responsabilità.
La tua attenzione quotidiana e l’ascolto del suo linguaggio silenzioso fanno davvero la differenza.